LORENZO POMINI, Segretario Generale USR Cisl del Trentino: "Poste le basi per ampliare le tutele dei dipendenti delle piccole imprese locali. Senso della comunità. Ruolo delle parti sociali ed istituzioni perfettamente integrato. Solidarietà e attenzione ai costi. Oggi abbiamo fatto tutto questo assieme.

 

Venerdì 5 ottobre 2018 - 15:49 -  Comunicato 2353 - UFFICIO STAMPA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

 

Integrazione dei contributi per l’APE volontario, prolungamento della NASPI, formazione dei lavoratori, semplificazione nell’accesso alle misure 

Fondo di Solidarietà del Trentino, sottoscritto accordo che introduce nuove misure uniche in Italia
 
Riconosciuto dai firmatari come uno dei migliori frutti dell’autonomia e uno degli strumenti più innovativi a tutela dei lavoratori delle piccole imprese, il Fondo di Solidarietà del Trentino conosce oggi un’evoluzione, attraverso la firma, avvenuta oggi presso l’assessorato provinciale allo sviluppo economico e lavoro, di un nuovo accordo tra le parti sociali, associazioni datoriali e sindacati. Le principali modifiche, oltre a misure di semplificazione, riguardano il prolungamento della NASPI (l’indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione (over 58 anni) e per i lavoratori stagionali, il miglioramento della qualità del lavoro, grazie al finanziamento di programmi formativi, ma soprattutto la previsione che, per l’APE volontario, il Fondo possa versare i contributi mancanti, in modo tale che il lavoratore riceva la pensione calcolata tenendo conto anche del periodo di anticipo pensionistico. Il nuovo accordo, che aggiorna i contenuti di quello che nel 2015 aveva fatto nascere il fondo, sarà ora inviato al Ministero del Lavoro e Politiche sociali, per la ratifica, di concerto con quello dell’Economia e Finanze. Il Vice Presidente e Assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro ha sottolineato come il Fondo rappresenti una delle esperienze più avanzate nel campo della tutela del lavoro e delle imprese prodotto dal sistema dell'autonomia e dal dialogo con le parti sociali.
 
 

Le principali novità introdotte con la firma di oggi: 


 - un maggior sostegno delle persone disoccupate: grazie  al prolungamento  della NASPI (l’indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione e per i lavoratori stagionali del turismo; 


 - il miglioramento della qualità del lavoro, grazie al finanziamento di programmi formativi, attraverso procedure di accesso semplificate per le  piccole e piccolissime imprese nel quadro di procedimenti di riorganizzazione aziendale; 


- la semplificazione dell’accesso al Fondo, anche attraverso l’eliminazione dei tetti attualmente vigenti all’erogazione delle prestazioni a carico dei datori di lavoro; 


 - la possibilità, per chi sceglie l’ APE volontario, che il Fondo versi i contributi mancanti, in modo tale che il lavoratore che ne beneficia riceva la pensione calcolata tenendo conto anche del periodo di anticipo pensionistico. 


L’APE volontario è lo strumento che consente di ricevere un assegno mensile prima della pensione, facendo ricorso al sistema bancario e assicurativo. In pratica si tratta di un prestito erogato dalle banche tramite l’INPS, che consente ai lavoratori già vicini alla pensione (minimo 63 anni di età, 20 anni di contributi e non più di 3 anni e 7 mesi alla pensione di vecchiaia), di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro e ottenere un “reddito ponte”, per gli anni che li separano dalla pensione di vecchiaia. 


Il Fondo di Solidarietà del Trentino è il primo fondo in Italia che attiva questa misura. Non risultano altre esperienze. 

 


Il Fondo territoriale 


Le piccole e piccolissime imprese trentine che vivono un momento di difficoltà legato all'andamento della propria attività e sono escluse dal campo di applicazione della normativa in materia d'integrazione salariale o non aderiscono a fondi bilaterali di solidarietà nazionali possono usufruire, a favore dei propri dipendenti, del Fondo territoriale intersettoriale del Trentino. Il Fondo rappresenta uno strumento di sostegno al reddito e un'alternativa al licenziamento, prevedendo la possibilità di sospendere il rapporto di lavoro con i propri addetti, garantendo comunque un sostegno economico analogo  alla cassa integrazione che è prevista per le grandi imprese. 


Il Fondo di Solidarietà del Trentino è frutto di un lungo percorso di confronto e dialogo tra associazioni datoriali e sindacali del territorio, voluto e promosso dalla Giunta provinciale, in attuazione della delega in materia di ammortizzatori sociali, che ha portato alla firma, nel dicembre del 2015, di un accordo istitutivo da parte di Confindustria Trento, Confcommercio Trento Imprese per l'Italia Trentino, Confesercenti del Trentino, Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche, Federazione Trentina della Cooperazione, Confprofessioni, Cgil del Trentino, Cisl del Trentino e Uil del Trentino.

 

 

 

Fonte: Ufficio Stampa