DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 80 

Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell'articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. (15G00094) (GU Serie Generale n.144 del 24-6-2015 - Suppl. Ordinario n. 34)

Entrata in vigore del provvedimento: 25/06/2015

DECRETO ATTUATIVO JOBS ACT DELLE ESIGENZE DI CURA, VITA E DI LAVORO.

Comunicazione della COORDINATRICE POLITICHE DI GENERE Elena Maria Vanelli e del SEGRETARIO GENERALE Pierangelo Raineri.

In data 11 giugno, alle ore 18,35, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto legislativo recante misure sulla conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro, in attuazione dell’art.1, commi 8 e 9 della Legge 10 dicembre 2014, n. 183 (Jobs Act).

Il decreto prevede più tempo per beneficiare dei congedi parentali.

In sintesi vi indichiamo le maggiori novità:

- Si passa dai tre anni attuali del bambino ai 6 anni per quanto riguarda il godimento del congedo al 30% che conserva la propria durata (6 mesi).

- Si estende dagli 8 anni del bambino ai 12 anni il congedo parentale non retribuito, anche in casi di adozioni e affidamenti.

- In assenza delle determinazioni contrattuali, il genitore può scegliere la fruizione del congedo parentale (30%) su base oraria in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero.

- Sono previsti: maternità obbligatoria oltre 5 mesi in caso di parto prematuro;

- Sono stati istituiti incentivi economici per i datori di lavoro che promuovono il telelavoro per “cure parentali”.

Le misure contenute nel decreto in oggetto scatteranno il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dureranno, visto il carattere sperimentale del Decreto, per il solo anno 2015 e per il solo periodo di astensione parentale riconosciute nell’anno medesimo.

Per i prossimi anni sarà necessaria l’emanazione di un ulteriore decreto attuativo.

Nei prossimi giorni vi forniremo altri strumenti utili alla diffusione tra le iscritte e gli iscritti FISASCAT dei contenuti del decreto.

In allegato copia del comunicato diramato dal Consiglio dei Ministri.