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SI ATTIVINO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI DEL FONDO DI SOLIDARIETA' TERRITORIALE O DEL FIS NAZIONALE

 

 COMUNICATO STAMPA UNITARIO

 

Corona Virus, no  a ferie forzate per i lavoratori delle mense scolastiche

Si attivino gli ammortizzatori sociali del Fondo di solidarietà e del Fis nazionale

Sindacati: garantire il rispetto delle misure preventive anche per tutti gli addetti dei supermercati. Non c’è emergenza approvvigionamento, si tutelino i dipendenti

 

Con la sospensione delle attività scolastiche decisa dalla giunta provinciale fino al 29 febbraio le lavoratrici delle mense scolastiche sono state messe in ferie obbligatorie. Una decisione contro cui si schierano i sindacati. ”Comprendiamo la necessità della giunta di assumere misure straordinarie per prevenire la diffusione del Corona virus e il contagio  - ammettono i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. Proprio perché si tratta di misure straordinarie assolutamente indipendenti dai lavoratori non possono essere addebitate loro ferie, permessi o recuperi”.

Le 900 lavoratrici delle mense delle scuole sono solo una parte dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti, dalle pulizie alle biblioteche agli impianti sportivi che in queste ore vengono messi in ferie, in maniera non giusta. In totale saranno almeno 1.500 i lavoratori coinvolti in questa situazione.

I sindacati chiedono che tutte le aziende si attivino in modo immediato per rendere fruibili le misure previste in questi casi dal Fondo di solidarietà trentino e dal Fis, fondo d’integrazione salariale, nazionale. Le aziende che hanno almeno il 75% dei dipendenti attivi in provincia di Trento devono fare riferimento al fondo trentino per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, le altre invece al fondo nazionale. “In ogni caso non devono essere i lavoratori a pagare le conseguenze di una situazione assolutamente straordinaria e indipendente dalle loro decisioni. Sarebbe stato opportuno che la giunta provinciale nel predisporre la sospensione dell’attività scolastica, avesse chiarito in maniera netta anche quale trattamento andava applicato ai lavoratori delle ditte in appalto, quindi mense e pulizie. Invece di fronte alle nostre sollecitazioni hanno solo deciso di prendere tempo. Per noi, però, non possono esserci lavoratori di serie B”, rimarcano i tre segretari.

A tenere alta l’attenzione dei rappresentanti sindacali sono anche le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici dei supermercati. Diversi punti vendita sono stati letteralmente presi d’assalto dai cittadini. “Non c’è nessuna emergenza approvvigionamento – dicono i tre sindacalisti -. Al contrario vanno messe in atto tutte le misure necessarie per garantire il rispetto dell’ordinanza dal presidente della giunta anche nei supermercati. Il personale è sottoposto a forte pressione sia per il numero considerevole di persone sia per non aver alcuna forma di protezione. E’ assolutamente necessario che oltre a garantire beni sugli scaffali i datori di lavoro forniscano tutte le indicazioni su come gestire al meglio questa situazione tutelando la salute di chi opera alle casse, dietro un bancone o tra gli scaffali”, concludono.