ERMANNO FERRARI: PROSEGUE LA VERTENZA SINDACALE PER IL RICONOSCIMENTO DEI LIVELLI DI INQUADRAMENTO CORRETTI, PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO E AUMENTARE LE RETRIBUZIONI DELLE LAVORATRICI DEL SETTORE.

 

 

 

 

NELLA FOTO  

ROBERTA PIERSANTI FP CGIL

ERMANNO FERRARI FISASCAT CISL TRENTINO

 

Comunicato stampa 

FP CGIL TRENTINO 

FISASCAT CISL

 

EDUCATRICI DEI NIDI DI INFANZIA GESTITI DALLE COOPERATIVE SOTTOINQUADRATE E CON PART TIME BASSI E VARIABILI

 

Nel 2017 una legge (la L. 205/2017) ha stabilito che è educatore professionale socio pedagogico chi ha una laurea L19, chi ha un titolo conseguito entro il 2017 in base alle normative regionali vigenti, chi ha un titolo conseguito a seguito del superamento di un corso intensivo e una certa anzianità di servizio.

Nel 2019 il Contratto collettivo delle Cooperative Sociali ha stabilito che all'educatore con titolo vada riconosciuto il livello D2.

"A seguito del nostro capillare e sistematico intervento di sensibilizzazione nei cambi appalto degli ultimi anni, tutti i nuovi appalti del servizio nido calcolano il costo della manodopera sulla base del corretto inquadramento contrattuale (D2 per le educatrici, D3 per le coordinatrici interne e B1 per il personale non educativo).

Nonostante legge, contratto collettivo e capitolati di appalto siano allineati, però, ad oggi nessuna delle Cooperative che in Trentino gestiscono il servizio nido nei vari territori inquadra correttamente tutti i propri dipendenti: solo nel 2022 (cioè con due anni e mezzo di ritardo!) è stato assegnato alle sole laureate il livello D2, mentre tutte le altre in possesso di titoli diversi dalla laurea, ad oggi sono inquadrate come educatrici senza titolo. Molte delle coordinatrici interne vengono inquadrate come semplici educatrici ed al personale non educativo nella maggior parte dei casi viene attribuito il livello dell'addetta alle pulizie, come se mai avesse contatti con i bambini" evidenziano Roberta Piersanti della FP CGIL ed Ermanno Ferrari della Fisascat Cisl.

" Questo si traduce in risparmi di spesa a danno delle lavoratrici, sulle quali le Cooperative da anni scaricano una dichiarata insostenibilità degli appalti, salvo poi lamentare l'incapacità di reclutare personale nuovo".

Ma se le condizioni economiche degli appalti non sono adeguate alle richieste dell'ente pubblico, continuano Piersanti e Ferrari "allora ci si chiede perchè le Cooperative-datrici di lavoro ritengano legittimo non corrispondere il dovuto alle lavoratrici anzichè chiedere a gran voce alle stazioni appaltanti le risorse dovute, magari anche per il tramite della Federazione, che ci consta in questi anni essere stata silenziosa spettatrice di questa palese violazione dei diritti delle lavoratrici".

Al problema del sotto inquadramento si aggiunge anche quello dei part time, in molti casi involontari e spesso non rispondenti all'orario effettivamente svolto, con tutte le conseguenze negative che questo comporta soprattutto in occasione dei cambi appalto, ove deve essere garantito l'orario a tempo indeterminato e non quello che la lavoratrice fa (da anni) ma che viene fatto risultare come una variazione temporanea, come tale non soggetta alla tutela di legge.

Per discutere della situazione esistente, divenuta ancora più intollerabile con l'aumento del costo della vita in Provincia, le lavoratrici dei nidi si riuniranno in assemblea giovedì 26 gennaio presso la sede della CGIL del Trentino, alla presenza dei Segretari Generali di FP Cgil e Fisascat Cisl dalle 9 alle 11.

Tutta la stampa è cordialmente invitata.

Fp Cgil e Fisascat Cisl comunicano che seguiranno analoghe iniziative che coinvolgeranno anche gli educatori operanti in altri settori (scuola, centri e comunità, domiciliare) che parimenti si vedono negato un corretto inquadramento (fatta eccezione per una sola cooperativa, il Villaggio del Fanciullo, che ad oggi riconosce a tutti i dipendenti l'inquadramento dovuto).

 

FP CGIL Roberta Piersanti 

Fisascat CISL Ermanno Ferrari 

 

 

 

L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE FISASCAT CISL TRENTINO, LAMBERTO AVANZO.